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8-Giugno-2009

PRESENTATO A VERONA IL PROGETTO EUROPEO DI TELEMEDICINA - HEALTH OPTIMUM -



"Health Optimum". È il nome di un "Progetto europeo di Telemedicina" che diffonderà in tutte le Ullss venete una serie di nuovi modelli organizzativi basati su applicativi di Telemedicina che consentiranno di ottimizzare l’organizzazione delle attività cliniche, estendere la disponibilità di servizi sanitari d’eccellenza e migliorare le qualità dei servizi erogati all’utenza, riducendo al contempo i costi ad essi collegati.

Il progetto, realizzato da un team di Regioni europee con capofila il Veneto e composto dalla danese Syddanmark, dalla spagnola Aragona, dalla svedese Uppsala e dalla romena Timis, è stato al centro ieri di un Convegno internazionale, apertosi alla Gran Guardia di Verona con un intervento dell’Assessore regionale alla Sanità, Sandro Sandri.

La prima applicazione di "Health Optimum" in Veneto ha riguardato il teleconsulto neurochirurgico e il telelaboratorio, di cui sono stati messi a punto gli aspetti organizzativi, procedurali, medico-legali e tecnologici con grande attenzione all’interoperabilità e al rispetto degli standard internazionali.

Inoltre, sono già stati sperimentati il teleconsulto applicato alla gestione dell’ictus e l’applicativo per la terapia anticoagulante orale.

"Il Veneto", ha detto Sandri, "è fermamente convinto che queste nuove tecnologie portino un importante valore aggiunto nell’erogazione dei servizi sanitari ai nostri cittadini. Per questo, siamo orgogliosi di aver fatto da capofila al Progetto e grati all’Ulss 9 di Treviso e al suo Direttore Generale Claudio Dario, che ne è il coordinatore. Quanto prima", ha poi annunciato l'assessore, "siamo pronti a diffonderne l’utilizzo in tutte le nostre Ullss e Aziende Ospedaliere".

Come ricaduta di questo progetto, in Veneto è nato da tempo uno specifico Consorzio volontario tra le tutte le aziende sanitarie, che ha permesso di pianificare l’interoperabilità dei sistemi e delle piattaforme in uso in Veneto. Ora il Consorzio si è rinnovato, si chiama "Arsenàl, Centro Veneto di Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale", ha sede a Treviso ed è stato fortemente voluto dalla Regione per allargare l’ambito d’azione della telemedicina a ricerca per l’innovazione, ingegneria dell’offerta, standardizzazione dei sistemi e formazione del personale.

"Questa forma consortile ha permesso di superare la frammentazione nell’uso delle piattaforme informatiche in atto nel Veneto e di avviare già varie applicazioni", ha commentato Sandri con soddisfazione. "Oggi in Veneto è anche possibile operare la condivisione di cartelle cliniche ed immagini diagnostiche, riducendo la mobilità territoriale ed estendendo l’accesso ai servizi di eccellenza a tutti i cittadini della Regione. Questo", ha concluso, "non è più un prototipo, ma uno strumento già ben definito, che può essere esteso a tutta Italia".

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